Un signore di quasi 88
anni è diventato, per la seconda volta consecutiva, Presidente della
Repubblica. Dopo aver declinato (da ultimo meno di una settimana fa)
i ripetuti inviti di vari lacchè, tra cui parecchi cosiddetti
giornalisti, Giorgio Napolitano, in due ore, ha deciso di
sacrificarsi per il bene del Paese e, bontà sua, resterà al
Quirinale per altri sette anni. Un chiaro esempio di ricambio
generazionale, sulla scorta di quanto avvenuto al soglio
pontificio...
Cosa può pensare di
tutta questa squallida e ridicola vicenda una persona normale, avulsa
dai meccanismi della politica e indipendente? Cosa ha spinto il PD,
evidentemente in preda alla disperazione, a operare una scelta
simile?
Pierluigi Bersani ha
compiuto, negli ultimi mesi, una serie di errori madornali. Il 26
febbraio avevo scritto di lui in
questo post, ma da allora in poi il Segretario dimissionario del
PD di errori ne ha compiuti molti altri, molto più gravi.
Contrariamente al
buonsenso, agli umori del popolo, che un capo di partito dovrebbe ben
conoscere, Bersani, dopo aver acquisito la Presidenza della Camera e
poi del Senato, dopo aver infruttuosamente esperito il tentativo di
formare un Governo, ha deciso di non votare come Presidente della Repubblica Stefano Rodotà,
candidato espresso dal popolo grillino, e ha cercato a tutti i costi
l'inciucio col PDL e con Berlusconi, che alla fine, dopo lo
spauracchio-Prodi, ha preferito una comoda soluzione per il
Quirinale, con un Presidente che non lo ha disturbato più di tanto;
e ora Berlusconi passerà alla cassa, chiedendo, in un ulteriore
governissimo, come se non fosse bastato quello di Monti, dei ruoli e
dei ministeri chiave.
A questo punto nasce in
me una domanda: perché tutto questo? Perché il PD continua
pervicacemente a far risorgere Berlusconi dalle ceneri? La
spiegazione non può che essere una: qualcuno, nel PD è ricattabile.
Non so chi, non so per quale ragione, ma una tattica così suicida si
spiega solo in questo modo. E si farà di tutto per dissipare questi
sospetti e per coprire questi segreti. Il popolo non deve sapere.
Stamani ho letto, oltre
al Fatto Quotidiano, il Corriere della Sera, l'editoriale di Scalfari
su Repubblica e quello di Napoletano sul Sole 24 Ore. A parte Il
Fatto, la sensazione che ho provato è di nausea, di ribrezzo, non
esagero dicendo che leggendo questa spazzatura mi viene da vomitare.
Ma sono consapevole del fatto che non sono solo, che il popolo non
resisterà a lungo, che a breve qualcosa succederà. Che l'arroganza
e la tracotanza di questi personaggi squallidi, mediocri, inutili,
che, grazie al sistema mediatico totalmente asservito, dopo aver
spinto l'Italia verso il baratro, stanno uccidendo la democrazia e la
libertà, a breve terminerà. Ne sono sicuro.
Una piccola chiosa: fra
pochi giorni, in spregio alla Costituzione, verranno distrutte le
intercettazioni telefoniche tra il Salvatore della Patria e un ex
Presidente del Senato indagato. Il popolo non deve sapere.
L'invito che modestamente voglio rivolgere a tutti coloro i quali saranno arrivati a leggere il mio post, è di leggere, di informarsi, di non basarsi sulla televisione, sui giornali come Repubblica, Corriere, Sole, e compagnia bella. Leggete Il Fatto, leggete i blog, leggete anche autori, giornalisti, scrittori che la pensano diversamente da voi. Solo così potrete capire. E' per questo che io leggo anche quello che scrive un personaggio come Pierluigi Battista sul Corriere della Sera. Mi aiuta a capire molte cose.
Evviva l'Italia.
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